Centro 13 - Scaffa de Gian

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APPUNTI SULL' OPERA

      

 

Si tratta di un'Opera piuttosto estesa in lunghezza e ben conservata, dalla planimetria semplice: è costituita da due massicci blocchi di fuoco sui due versanti di una cresta, entrambi dotati di ingresso e collegati tra loro da un lungo cunicolo rettilineo, dotato di locali logistici di modesta grandezza; a metà della galleria, tra le due camerate, risale la scalinata che raggiunge (biforcandosi ulteriormente) le postazioni per mitragliatrice in cupola d'acciao e calcestruzzo. 

Le feritoie di fuoco sono 5 in tutto: due rivolte verso Punta Comune, una verso Scaffa de' Gian mentre le due mitragliatrici dovrebbero essere rivolte in direzione di Passo dell'Arpetta. Il Centro è dotato inoltre di 3 stazioni fotofoniche: due ubicate nel blocco est, rivolte allo Scaffa 12 e 12 bis; una terza è situata tra le postazioni di fuoco del blocco Ovest, collegata all'Opera 14 di Punta Comune.

Superando Scaffa de' Gian sulla carrareccia in direzione di Testa D'Alpe, dopo circa 500 metri si incontra un sentiero sulla destra, che risale tra gli alberi: s prosegue a piedi. Dopo pochi minuti, sulla sinistra si incontra il blocco Ovest dell'Opera, dotato di un ingresso agibile, due postazioni di tiro e la stazione fotofonica; da qui non è possibile discendere ai locali inferiori a causa del crollo delle volte sulla scala. Per l'ingresso occorre raggiungere il blocco Est, risalendo il terrapieno in mezzo al bosco: i comignoli e le postazioni per mitragliatrici confermeranno la direzione. 

Lo stato delle volte è ottimo, se si esclude la condizione dei blocchi di ingresso. Le scale che conducono alle mitragliatrici sono ripide e ingombre di ghiaia, percorribili solo con estrema cautela. 

Una volta terminata la visita, si può incontrare la Opera 14 proseguendo lungo il sentiero.

 

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