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Il sorriso del salice Portbou
e Ventimiglia sono due città di frontiera, dove occorre sradicarsi per
trovare una vita rappresentativa, un lavoro diverso, un amore che abbia
una ragione solida piuttosto che la “A” maiuscola: storie che si
intrecciano, piccole e grandi. Storie criminali, come quella di Jonas
Vasquez e del poliziotto che gli dà la caccia, sfiorano quelle di persone
normali come Anita e Andrea. Anita
è un architetto paesaggista. In un giardino della Costa Azzurra incontra
Gisèle, una misteriosa ragazza che dipinge: la sua villa è sorvegliata
da uomini taciturni, forse pericolosi, ai quali è meglio non far domande.
Sembrano così lontani da Andrea, che lavora sulle navi e cerca solo un
pretesto per tornare a casa… invece girano tutti intorno allo stesso
albero, protagonisti di una trama dai risvolti incredibili che li
trasformerà per sempre. Un romanzo serrato, scandito dal carattere dei personaggi e del territorio in cui vivono, dalle famiglie e dagli amici su cui poter contare. Nella speranza di prendere le giuste decisioni, saranno le coincidenze a segnare l'esito delle loro storie, come accade talvolta nella vita, quando il caso è talmente sfacciato da sembrare una magia. Buona, o cattiva che sia.
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