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DESCRIZIONE DELL'OPERA |
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Dalla mappa ubicazioni originale, il Monte Magliocca non presenterebbe Centri di Resistenza ma solo 3 caverne ricovero da 60 uomini, denominate "P", "Q", "R", due sui versanti ovest e una a sud. Quale fosse la situazione effettiva e quanto di essa rimanga oggi, non mi è stato possibile stabilirlo. Da Cima Gavi sono ben visibili le perforazioni nella parete di roccia della foto, sicuramente non naturali, corrispondenti all'originale ubicazione del ricovero "P". Raggiungere la vetta del Monte Magliocca non è semplice a causa della fitta macchia mediterranea, ma è ancora possibile. Quando lo feci (ormai nel 2001) erano ancora presenti piccole piazzole in calcestruzzo e vasche per la raccolta dell'acqua. Una perforazione in parete di roccia, lasciata grezza, faceva pensare ad uno scavo non ultimato proprio in corrispondenza delle feritoie in figura. Non erano comunque riconoscibili ingressi accessibili. Credo di poter affermare che il sentiero che conduce all'ingresso del ricovero Q (in qualunque forma esso sia stato effettivamente realizzato) si trovasse nell'orto all'interno del quale si sviluppava l'Opera 27 San Lorenzo, ubicato in attuale Proprietà Privata e oggi ingombro di vegetazione. La salita al Monte Magliocca può essere interessante come passeggiata, per quanto la morfologia del terreno e la vegetazione non lasciano spazio ai panorami, mentre la vegetazione è piuttosto fitta per camminarvi agevolmente attraverso.
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ALLA SCHEDA SUCCESSIVA |
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