Descrizione |
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La Città di Arenzano completava il sistema difensivo di Genova con una batteria costiera di potenza supportata da altre opere minori, dislocate in vari punti della costa. Nel corso degli attacchi dal Mare che il capoluogo subì nel 1940 - 41 ad opera della Marina Britannica e Francese, si presentò la necessità allargare il fronte di fuoco verso Ovest, per aumentarne l'efficacia. Allo scopo venne costruita la 250^ Batteria Costiera di Punta San Martino (nella "pineta"), costituita da una poderosa torre binata da 381mm; essa venne realizzata dopo il 1941, ma non fu mai coinvolta attivamente in nessuno scontro. Tale installazione era affiancata dalla dalla batteria allo scoperto da 149mm in Località Castelluccio. Inoltre, per fornire una copertura di fuoco più versatile sui diversi angoli, vennero costruite altre postazioni costiere in casamatta di calcestruzzo (vedere la scheda di Voltri). La Batteria 250 è stata smantellata dopo il conflitto ed il pozzo della torre cannoniera è stato riconvertito a piscina di un albergo. Grazie alle esplorazioni dell'amico Simone RIZZI, nativo della cittadina ligure ed appassionato di fortificazioni, è possibile tracciare un quadro delle opere del Vallo Ligure sopravvissute nei pressi di Arenzano e cittadine limitrofe. Dall'elenco da lui redatto, risultano ancora visibili nel Comune:
Queste sono note supplementari da lui redatte dopo una recente escursione: "Della Batteria da 149 in Località Castelluccio resta poco a causa delle vegetazione, ma sono ancora individuabili i resti delle piazzole di cemento dove erano posizionati i pezzi, sulla sommita' della collina. Inoltre, sempre in quei pressi vi è una piccola postazione in cemento armato a difesa dei pezzi e situata al di sotto di essi; sino ad un decennio fa si scorgevano ancora i resti dei camminamenti scavati nel terreno, che confluivano sino alla postazione e che formavano un anello intorno ai pezzi. Purtroppo la natura ha fagocitato il tutto. Nella collina erano state scavate diverse gallerie non cementate, lunghe una ventina di metri ciascuna utilizzate come depositi munizioni e materiali. Alcune sono franate, altre sono state riempite con i residui vegetali risultanti da una vecchia pulizia del bosco. Di esse, resta solamente un ingresso ancora riconoscibile tra il verde... Per quanto riguarda la postazione del telemetro in Località Terrarossa, comunicava i dati al Treno Armato che stazionava tra Vesima e Voltri. Nell'abitato di Arenzano ho recentemente individuato un rifugio antiaereo convertito a magazzino privato." Tutte le foto a lato sono proprietà di Simone RIZZI e sono state condivise per la realizzazione di questa scheda.
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