Ventimiglia - Balzi Rossi

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Descrizione

Opera dei Balzi Rossi, presso Museo Archeologico Preistorico (sopra)

Balzi Rossi, proseguendo lungo il sentiero dalla "Spiaggia della Uova" (sopra, foto G. Cervino)

 

 Ventimiglia è stato un punto strategico di frontiera nelle guerre di tutte le epoche; lo sviluppo del Vallo Alpino inizia lungo la dorsale di Cima Gavi e Magliocca, partendo da Forte San Paolo, con opere in caverna di una certa rilevanza; anche le Valli di Bevera e la Val Roia rappresentavano importanti vie di infiltrazione da difendere. 

  Dopo l'8 Settembre, ribaltandosi completamente l'assetto delle Allenza impegnate nel conflitto, che comportò la perdita del controllo sul Mediterraneo e dei cieli. Questa nuova condizione costrinse l'Organizzazione Todt ad adattare gli aspetti strategici della città, dovendo fronteggiare attacchi dal cielo e dal mare. 

  Ho poche notizie riguardo le opere costiere e cittadine ancora visitabili, la maggior parte reperite da altri appassionati, fatti di cronaca o esperienza personali. Quelle più rilevanti sono, per ora, le seguenti:

  a) Balzi Rossi, nei pressi del Museo Preistorico: si tratta di un'opera a due casamatte, una per cannone e l'altra per mitragliatrice. L'ingresso si trovava sulla scogliera, tra le due feritoie, ed è stato coperto dal muro che sostiene la strada antistante il museo all'inizio del 2000.

  b) Balzi Rossi, come riferisce il Sig. Giovanni Cervino che mi ha gentilmente concesso l'uso di alcune immagini da lui scattate: le opere sono ubicate nei pressi del tracciato ferroviario e lungo il sentiero che procede dal museo preistorico verso Ventimiglia.

  c) Ventimiglia, al fondo di Via della Marina: dovrebbe esserci una casamatta ancora visibile.

  d) San Secondo, dopo aver superato la piccola galleria che funge da sottopasso ferroviario in Corso Genova: vi è un rifugio antiaereo utilizzato forse da privati.

  Ventimiglia venne occupata dall'Esercito Tedesco dopo l'8 Settembre del '43 e rimase occupata sino all'Aprile del '45. Per questo subì incessanti bombardamenti da parte dei Francesi e degli Alleati, sino a quando questi ultimi non sfondarono la Linea Gotica costringendo l'Esercito Tedesco alla ritirata. Anche la città intemelia venne liberata, ma fu un evento di brevissima durata. 

  Infatti, i Francesi la invasero immediatamente, tentando un'annessione per referendum popolare che fallì, grazie alla coesione della popolazione locale, dei Partigiani (e, soprattutto, all'intromissione degli Alleati). La situazione si chiarì nel Luglio del '45, quando i Francesi ripiegarono entro il vecchio confine di Stato.

 

 

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