Nella Primavera del 2012 avrei dovuto pubblicare  "Anime nella Pietra" soltanto per gioco, per poi abbandonarlo sullo scaffale della Libreria Atene ed imbarcarmi per quattro mesi su una nave che stava dall'altra parte del mondo. Poi, come spesso accade in questo lavoro, ho perso il contratto e mi sono ritrovato a poter decidere cosa fare: tra le varie possibilità, ho scelto di impegnarmi davvero a promuovere quel romanzo d'esordio, trasformando la Kawasaki in una "motobancarella" per viaggiare in compagnia del mio piccolo romanzo.

  Che, per certi versi, è una storia di moto e motori.

 

 

 

 

  Erano anni che non viaggiavo più su due ruote, ne avevo voglia. Erano anni che mi dicevo di voler esplorare la mia terra, la Liguria, perchè ho visto l'Alaska ma non ero mai stato al Museo dell'Orologio di Bardino: quale occasione migliore per partire, con il pretesto di andare a presentare il libro in un entroterra che ancora resiste alla modernità e che mi somiglia più dei porti in Riviera che incentivano il turismo di lusso?

 

 

  Il mio non è un romanzo di lusso, nemmeno la moto lo è. Nemmeno io, lo sono. Mi piace la pietra della mia terra ed il suo carattere duro, necessario per vivere in un territorio difficile stretto tra le montagne ed il mare. 

  

  I Liguri sono così: questa terra l'hanno capita e modellata per poterci ricavare una vita.

 

 

  Oggi si sta perdendo un po' tutto, invece. Si diventa Americani, Francesi, Tedeschi sino ad essere più niente. Si spianano valli e si costruiscono case rettangolari, eppure c'è ancora la Liguria dei paesotti, dei torrenti rocciosi e delle fortificazioni che andava vista e fotografata ancora una volta, almeno per quanto mi riguarda.

 

 

 

  In questo viaggio ho incontrato persone incredibili: alcune di esse mi hanno dato ospitalità nel loro campo, dove ho piantato la tenda ed ho fatto la doccia con la ghirba, sotto le stelle; altre mi hanno avvicinato, incuriosite dalla moto carica e dal fatto che viaggiassi solo. Beh, non proprio: avevo il mio libro, oltre a qualche amico che mi ha raggiunto strada facendo.

 

 

 Il viaggio è la metafora di un'idea che si concretizza, e questa volta era portare il mio libro a cavallo della Liguria, da Ventimiglia a Sarzana di La Spezia, tutto nell'entroterra. Un viaggio dedicato a mio Nonno: da lui ho imparato che i motori piccoli possono fare grandi cose.

 

 

  "Anime nella Pietra" ha viaggiato per 3500 chilometri, 30 giorni sulle strade dell'entroterra da Ventimiglia a Marina di Carrara:qui sotto, un link di "Riviera 24" dedicato all'evento. Credo che sia andato bene e sia piaciuto. Grazie a questo libro, e a questo viaggio, sono cominciate tante altre storie da raccontare.

 

http://www.riviera24.it/articoli/2012/07/9/136957/singolare-iniziativa-di-daniele-siri-autore-del-libro-anime-nella-pietraper-atene-edizioni

 

 

 

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