M.te Abellio - M.te Forquin

   Descrizione del Settore

                 

 

  Originariamente, i centri della linea di fuoco compresa tra il Monte Abellio e il Monte Forquin vennero realizzati secondo i criteri della circolare 200, resistenti ai calibri pesanti, con fuochi rivolti al fondo della Val Roia, arroccati in testa alle vallate che discendono dalla cresta, alte e rocciose. Lo sbarramento di grosso calibro avrebbe dovuto essere garantito dal Centro 20, inizialmente pensato come una Batteria, ma successivamente dotato solo di mitragliatrici, mentre il supporto logistico sarebbe stato affidato ad una 15.000 nei pressi dell'Abellio.

  Considerati i costi e le obiezioni sollevate dal Ministero della Guerra, il progetto iniziale venne notevolmente ridimensionato, e oggi solo una piccola parte rimane esplorabile. 

  Il panorama, in questo settore, è mozzafiato a cause delle altezze verticali: il sentiero di cresta si appoggia, a volte, su salti di roccia vertiginosi; la vegetazione è brulla, e le macerie dei bunker sono facilmente individuabili. 

  Lo stato attuale delle opere dipende dall'andamento del confine: sono scampate alla demolizione solamente quelle scivolate in territorio francese, sul Monte Forquin, e quindi il Centro 3 e l'Osservatorio di vetta; tutte le altre, invece, non sono più agibili. In alcune di esse vi sono ancora pertugi aperti e si riconosce la forma delle casamatte, ma è assai  PERICOLOSO TENTARE L'ESPLORAZIONE DEI CUNICOLI ATTRAVERSO LE MACERIE. 

 

Griglia di Accesso alle Schede Bunker

Centro 8 - Saviglioni   ---

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Centro 6 - Colombin ---

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Centro 3 - Forquin ---

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Osservatorio Forquin ---

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